Bologna, mercoledì 15 gennaio 2025 – Nei giorni scorsi è stato pubblicato un report che indica il numero dei controlli effettuati e le percentuali: Secondo quanto riferito da Grande Ippica Italiana nel 2024 sono stati effettuati 13.570 controlli, di cui 3.751 al galoppo e 9.371 al trotto, mentre 445 nell’ambito dell’area sella. I risultati dicono che lo 0.33% dei prelievi ha dato esiti positivi, in particolare lo 0.35% al trotto e il 2.30% in allenamento.
Nello sport delle redini lunghe è ancora più sviluppata la ricerca al bicarbonato (cosiddetto milkshake), che viene utilizzato come coprente per altre sostanze oppure come supporto ai muscoli perchè (in estrema sintesi) riduce l’ambiente acido che si forma all’interno delle cellule muscolari che si contraggono attivamente e quindi favorisce il superamento della fatica, dunque è utile nelle gare di medie o lunghe distanze ed è senza dubbio più efficace nelle corse al trotto, dove le distanze provocano un maggiore accumulo di acido lattico nel tempo.
Ma non è tutto, l’azione ministeriale si allarga anche alla propagazione di un nuovo regolamento, evoluzione di quello già approvato lo scorso anno, con l’inserimento di nuove analisi e della ricerca di nuove sostanze. Ed in più, sempre quanto riferito da fonti autorevoli, si sta ragionando su migliorare il discorso relativo all’utilizzo della frusta.
Tutto questo non serve solo a pulire l’immagine del nostro settore, ma far comprendere anche all’esterno che il benessere animale deve essere sempre al primo posto di uno sport come il nostro, uscito dall’immaginario collettivo anche per la poca trasparenza che nel corso degli anni ha condizionato l’opinione pubblica.
Il decreto direttoriale porta in allegato il regolamento vero e proprio, l’elenco delle sostanze e dei metodi proibiti e sette disciplinari tecnici. Inoltre delinea il ruolo del veterinario “enfatizzato attraverso la presenza in ippodromo di un veterinario responsabile che – nell’espletamento delle sue funzioni – è affiancato dal veterinario coadiutore e dagli ispettori antidoping. Il veterinario responsabile e il veterinario coadiutore sono nominati dal Masaf con il compito di svolgere le seguenti attività:
a) sovrintendere e organizzare le attività necessarie ad assicurare il rispetto del presente regolamento, sia in occasione delle corse e delle manifestazioni autorizzate, sia in altri luoghi e occasioni secondo le disposizioni emanate dal Masaf;
b) identificare i cavalli;
c) prelevare i campioni ai fini della ricerca delle sostanze proibite e la tutela del benessere animale”. Nel decreto si specifica che “Fra le pratiche generali proibite, applicabili per tutta la durata della vita dell’animale, il Masaf ribadisce il divieto di sottoporre i cavalli a trattamenti medici senza prescrizione veterinaria e il divieto – da parte di persone prive di Laurea in Veterinaria e abilitazione alla professione- di “praticare manualità chirurgiche o invasive ad un cavallo o qualsiasi atto di competenza veterinaria”.
Inoltre: “Il benessere animale del cavallo sportivo rientra nelle attribuzioni e nei compiti assegnati al Masaf, e segnatamente le attività di prevenzione e di contrasto al doping su cavalli e cavalieri, fantini e guidatori. Competono al Masaf anche il controllo dei veterinari addetti ai controlli antidoping e i rapporti con i laboratori di analisi”. “Per alcune sostanze (elencate in categoria B) la somministrazione può essere ammessa. Si prevede in questi casi la prescrizione veterinaria rilasciata secondo la normativa vigente in materia di ricetta veterinaria.
Sulla prescrizione devono essere inoltre indicati la data, il nome, il numero di microchip e di passaporto del cavallo, nonché il tipo e la quantità di medicinale somministrato, la posologia e la data d’inizio e fine del trattamento. Il veterinario è tenuto, inoltre, a rilasciare un certificato da cui risulti la diagnosi, la prognosi, il tempo di sospensione del cavallo dall’attività agonistica, inteso come periodo di convalescenza necessario al completo recupero, e le modalità di riabilitazione da seguire.
Il trattamento prescritto al cavallo deve essere riportato nel libro delle medicazioni. Si dispone inoltre la trascrizione delle somministrazioni nello SLID (Single Lifetime Identification Document), il documento unico di identificazione a vita, previsto dal Sistema I&R degli equini. Durante le giornate in cui si svolgono le corse, le società di corse devono garantire la presenza di un’ambulanza veterinaria e di un veterinario di servizio, deputato al pronto soccorso, nonché i materiali e i farmaci necessari. Il regolamento disciplina le caratteristiche dell’ambulanza veterinaria e la dotazione veterinaria di cui devono disporre i mezzi”. Per quanto riguarda le violazioni del regolamento “sono di tipo disciplinare, con deferimento alla Procura di Disciplina, pecuniarie a seconda della gravità della violazione, e sportive con esclusione dalle competizioni”.
Qui il Decreto – Approvazione del Regolamento per il controllo delle sostanze proibite cavalli
Fonte: Italian Post